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Si è concluso intorno alle 17 di ieri pomeriggio la protesta degli operai della società del sollevamento dell’acquedotto a Caggiano. Gli operai, barricatisi all’interno dell’impianto con taniche di benzina e pronti a darsi fuoco, hanno manifestato contro la volontà della Consac di non rispettare, a loro dire, una legge che li tutelerebbe e li porterebbe ad essere integrati nell’azienda. In particolare gli operai fanno riferimenti all’art. 23 della legge regionale n. 15 del 2 dicembre 2015 in cui si legge: “[…] il personale che, alla data del 31 dicembre 2005 o comunque otto mesi prima dell’affidamento del servizio, appartiene alle amministrazioni comunali, alle aziende ex municipalizzate o consortili e alle imprese private, anche cooperative, che operano nel settore dei servizi idrici è soggetto […] al passaggio diretto ed immediato al nuovo gestore del servizio idrico integrato, con la salvaguardia delle condizioni contrattuali, collettive e individuali in atto”. Tuttavia Consac che dovrebbe subentrare nel servizio non ha intenzione di assumere i dipendenti. Da qui la protesta. Inizialmente la richiesta dei lavoratori è di aver un colloquio con il vice presidente della Regione Fulvio Bonavitacolo. Sul posto il funzionario regionale Michele Marano che ha attivato la macchina regionale. Intanto nel primo pomeriggio un momento di tensione con uno degli operai colto da un malore e costretto al trasporto in ambulanza presso il vicino ospedale di Polla per gli accertamenti del caso. Intanto dalla regione intorno alle 16 è giunto il dirigente Ciro Pesacane che dopo un lungo colloquio con gli operai (al quale hanno preso parte oltre alle forze dell’ordine anche i sindaci di Caggiano e Salvitelle) sono riusciti a raggiungere la tregua. Lunedì alle 12 ci sarà l’incontro in prefettura che da un lato ratificherà quanto verrà stabilito oggi presso il Comune di Polla (ovvero il passaggio del servizio idrico a Consac da parte dei Comuni di Polla, Caggiano, Salvitelle e Sant’Arsenio) e dall’altro il futuro degli operai. Dall’inizio della protesta sul posto erano presenti oltre ai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina con i militari della stazione di Caggiano guidati dal Maresciallo Francesco Raciti, i militari della Stazione di Petina, il tenente Gaetano Ragano, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sala Consilina e i vigili del fuoco del distaccamento di Sala Consilina guidati dal capo squadra esperto Luigi Morello e gli ispettori della Digos che hanno svolto un compito importante per evitare il peggio. A sostenere la battaglia degli operai anche Giovanni Ferraioli della Femca Cisl Salerno che ha sottolineato come continuerà la battaglia a sostegno dei lavoratori.