{vimeo}543089783{/vimeo}
Negli ultimi dieci anni, in Campania, sonoÂÂ stati realizzati 44.179 reati contro l’ambiente, la maggior parte di questi nellaÂÂ Provincia di Napoli e Salerno. Per trovare un numero così alto di crimini dobbiamo ritornare addirittura al 2011 (5.327 reati).
È questa la fotografia della Campania scattata dalÂÂ RapportoÂÂ EcomafiaÂÂ 2020 realizzato da Legambiente, che ha analizzato i dati frutto dell’intensa attività svolta da forze dell’ordine, Capitanerie di porto e magistratura insieme al lavoro del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente.
“I numeri e le storie raccolte nel rapporto – fanno sapere da Legambiente Campania – dimostrano inequivocabilmente come il crimine ambientale sia essenzialmente un crimine d’impresa. Se le mafie continuano a essere una minaccia per l’ambiente e gli ecosistemi, una parte rilevante la giocano, come sempre, imprese, imprenditori e professionisti spregiudicati e senza scrupoli. I nuovi strumenti di repressione garantiti dalla legge 68 del 2015, che siamo riusciti a far approvare dal Parlamento dopo 21 anni di lavoro, stanno mostrando tutta la loro validità sia sul fronte repressivo sia su quello della prevenzione. Tuttavia – conclude l’associazione – non bisogna abbassare la guardia, perché le ecomafie in questo periodo di pandemia si stanno muovendo e sfruttano proprio la crisi economica e sociale per estendere ancora di più la loro presenza”.ÂÂ
Federico D’ALESSIO