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lunedì, 29 Maggio, 2023
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    Città Vallo, sindaci a confronto. Assente il promotore. Altri 3 Comuni contrari

    Il tema Città Vallo di Diano ieri sera argomento di discussione della Conferenza dei Sindaci a seguito anche della richiesta da parte della Commissione Competente regionale, rivolta ai comuni, di esprimersi in merito alla proposta di legge. All’incontro erano stati invitati a partecipare anche i consiglieri regionali del Vallo di Diano Matera e Pellegrino, quest’ultimo unico valdianese promotori della proposta di legge non ha partecipato all’incontro promosso al fine di avviare un confronto ed un dibattito con il territorio.

    Presente invece il consigliere regionale Corrado Matera che, pur non essendo tra i promotori dell’iniziativa, si è confrontato con i sindaci illustrando la proposta e l’iter dal punto di vista tecnico, chiarendo anche i tempi entro cui si potrebbe arrivare alla definizione della Città Vallo.

    Fusione che potrebbe consumarsi anche entro un anno. Matera ha spiegato ai sindaci come, l’attuale proposta potrebbe decadere laddove molti comuni manifestino parere contrario. “In tal caso – ha spiegato – sarebbe opportuno avviare una seria analisi sul tema e, laddove si decide di proseguire su un percorso che porti alla costituzione di un Comune unico del Vallo di Diano, i comuni – ha sottolineato – dovranno esprimersi in maniera chiara ed univoca sulla volontà o meno di procedere con la fusione per far si che, la proposta, possa essere sostenuta e avere la forza necessaria per realizzarsi”. Matera, nel corso del suo intervento si è anche soffermato sul progetto Città Vallo definito nei primissimi anni ’80 del secolo scorso.

    “La Città Vallo – ha dichiarata il consigliere regionale di Teggiano – era una grandissima intuizione 40 anni fa, in un’epoca in cui, anche il Vallo di Diano era interessato dalla ricostruzione post-sisma. In quegli anni, i promotori – ha ricordato Matera – avevano tracciato il progetto sotto gli aspetti urbanistici, industriale, agroalimentare, economico, commerciale, turistico ed anche sanitario. Ora però, talune condizioni, prima favorevoli, sono venute meno con una crescita del Vallo di Diano verificatasi sulla base delle esigenze dei singoli comuni. Se quindi si vuole proseguire sull’ipotesi di fusione – ha rimarcato – sarebbe necessario ridisegnare un nuovo progetto adeguandolo al Vallo di Diano così come si presenta oggi”.

    Diversi gli interventi che si sono registrati nel corso della conferenza dei sindaci e che hanno portato a far emerge i pro e i contro della proposta contestualizzandola al presente. In particolare sono emerse le difficoltà dal punto di vista economico ed imprenditoriale, vista la presenza di diverse aree industriali che si rischia di penalizzare.

    Dal Presidente della Comunità Montana Francesco Cavallone, pur sostenendo di essere favorevole al progetto, ha però messo in evidenza come sia necessario partire da una condivisione di servizi anche al fine di poter capire se il territorio è in grado di essere unito ed ha la forza necessaria per condividere un percorso di vita comune dal punto di vista sociale, economico, amministrativo.

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