Un Piano Idrico della Campania che prevede un finanziamento di 2,5 miliardi di euro con destinatario di parte delle risorse anche il Vallo di Diano, rispondendo in maniera favorevole alla richiesta arrivata dal Consorzio di Bonifica Vallo di Diano – Tanagro, presieduto da Beniamino Curcio, di inserire nell’ampia programmazione di interventi finalizzati alla prevenzione dei fenomeni di siccità e di scarsità idrica. Lo scorso 2 agosto in Regione Campania è stato presentato il Piano Idrico Campania.
Un piano che, come affermato dallo stesso De Luca non arriva per effetto di emergenze idriche in corso ma per poter essere pronti nel caso in cui emergenze dovute alla scarsità idrica possano verificarsi. In riferimento al Piano ed alla distribuzione delle risorse sul territorio regionale, interviene il presidente del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano Curcio che, ringraziando il presidente della Regione per aver inserito tra i territorio beneficiari anche il Vallo di Diano e Tanagro, evidenzia come la realizzazione del Piano rappresenti “Un’iniziativa molto importante e lungimirante.
Un piano all’avanguardia – dichiara Beniamino Curcio – che, superando la logica emergenziale, punta ad affrontare le varie problematiche legate alla siccità e alla scarsità idrica, acuite sempre più dai cambiamenti climatici in atto, con un approccio innovativo che privilegia la prevenzione con opere infrastrutturali strategiche nel settore dell’acqua potabile e dell’uso agricolo e industriale delle risorse idriche”. Il Vallo di Diano e Tanagro quindi inseriti tra i territori su cui effettuare investimenti per la realizzazione di invasi.
Un percorso arrivato grazie anche all’interlocuzione avvenuta tra ente consortile e Regione Campania partita lo scorso 27 giugno, nel corso del quale si è parlato anche della Diga di Casalbuono già soggetto a finanziamento per 2 milioni di euro. Beniamino Curcio spiega come, alla struttura tecnica sono state sottoposte le progettazioni riguardanti la gestione delle risorse idriche inviando 6 schede progettuali che riguardano Oltre al 1° lotto della diga di Casalbuono (€ 106.171.500,00), anche l’invaso a Sant’Antuono di Polla (€ 20 milioni), quello in località Marza, tra Teggiano e San Rufo, (€ 18 milioni) e tre invasi nella zona del Tanagro ossia Caggiano(€ 8 milioni), San Gregorio Magno (€ 60 milioni) e l’ invaso tra Palomonte e San Gregorio Magno (€ 25 milioni).
“Con il piano idrico regionale – spiega Beniamino Curcio – si apre una nuova fase che vedrà anche il nostro Ente protagonista su questioni di grande attualità come l’emergenza idrica, chiamato a progettare e realizzare opere, necessarie per rendere moderni ed efficienti i nostri impianti irrigui consortili, in ottica di risparmio energetico e di risorse idriche, ma anche per rendere più resiliente il nostro sistema territoriale rispetto agli impatti dei cambiamenti climatici”.