Sono tre i comuni del Vallo di Diano che saranno chiamati al voto presumibilmente la prossima primavera, visto quanto emerso nel corso degli ultimi consigli dei ministri che punta ad un allentamento sostanziale delle misure di contenimento del contagio. Dal consiglio dei ministri di ieri, infatti, è emersa la volontà di ridurre le restrizioni entro la fine di questo mese di febbraio e di non prorogare lo stato di emergenza dopo il 31 marzo. Ciò quindi aprirebbe anche all’ipotesi di voto nella prossima primavera che porterà al rinnovo di diversi consigli comunali. 35 sono i comuni della provincia di Salerno che saranno chiamati ad eleggere i nuovi rappresentati del territorio.
Per il Vallo di Diano si avvicina la campagna elettorale nei comuni di Sanza, Buonabitacolo e Sant’Arsenio. I tre sindaci al momento alla guida dei tre comuni rispettivamente Vittorio Esposito, Giancarlo Guercio e Donato Pica, essendo tutti al primo mandato sono anche ricandidabili per continuare a guidare i loro comuni.
Nel Golfo di Policastro torna al voto il comune di Sapri al momento guidato da Antonio Gentile che potrà comunque ricandidarsi essendo al primo mandato. Altri comuni al voto i cui sindaci sono ricandidabili sono Agropoli con Adamo Coppola al primo mandato. Primo mandato anche per il Sindaco di Petina Domenico D’Amato e Mario Salvatore Scarpitta primo cittadino di Camerota.
Nonostante stia per concludersi il 2° mandato per i sindaci di Piaggine e Roscigno ossia Vairo e Palmieri, sono comunque ricandidabili essendo comuni al di sotto dei 3 mila abitanti. Sicuro invece il cambio della fascia tricolore nei comuni di Buccino e Centola guidai rispettivamente al momento da Nicola Parisi e da Carmelo Stanziola. Per entrambi si sta per concludere il secondo mandato alla guida delle rispettive comunità e, pertanto, sarà sicura l’elezione di un nuovo primo cittadino.
Il terzo mandato, infatti, al momento è consentito solo nei comuni con popolazione inferiore ai 3 mila abitanti anche se è in corso una modifica all’art. 51 del Testo Unico Enti Locali che punta a consentire il terzo mandato nei comuni al di sotto dei 5 mila abitanti e non più 3 mila. Una proposta che, al momento, risulta approvata alla camera dei deputati. L’iter quindi va avanti ma non è ancora definitiva.