Furti nei capannoni industriali del Vallo di Diano, carcere per 4 cittadini ROM

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Programmavano i loro colpi individuando zone industriali site nei presi delle autostrade A1 del sole e A2 del Mediterraneo 4 persone di etnia ROM, di cui uno evaso durante i disordini scoppiati nell’ambito della rivolta del carcere di Foggia nello scorso mese di marzo, sono state arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina al comando del Capitano Davide Acquaviva nell’ambito di una articolata indagine denominata OMBRA. Questa mattina l’operazione dei militari che hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Lagonegro su richiesta della locale Procura.

7 le persone coinvolte e ritenute responsabili dei reati di furto aggravato ai danni di capannoni industriali ubicati lungo tutto il territorio nazionale di questi: 4 cittadini di etnia ROM, pluripregiudicati e domiciliati presso il campo nomadi di Arzano in provincia di Napoli sono stati tratti in arresto mentre, altri 3 sono stati deferiti in stato di libertà.  Uno dei 4 arrestati questa mattina, ritenuto il capo del campo nomadi, nel marzo scorso era evaso a seguito delle rivolte nelle carceri, pare a seguito imposizione del lockdown e partita dal carcere di Foggia.

L’indagine, condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Sala Consilina nell’inverno del 2019, è stata svolta con l’ausilio  informativo dell’ufficio dell’esperto per la sicurezza presso l’Ambasciata Italiana in Romania del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha consentito di identificare il gruppo criminale composto da 7 persone, avente base logistica nel citato campo nomadi, dedito alla commissione di reati predatori in danno di aziende site in zone industriali di varie regioni del territorio nazionale.Il modus operandi adottato per organizzare ed eseguire, in orario notturno, i furti aggravati, era caratterizzato dall’individuare capannoni di zone industriali site a ridosso delle autostrade A1 “del Sole” e A2 “del Mediterraneo” da utilizzare come agili e celeri vie di fuga.

Gli indagarti si introducevano all’interno dei capannoni scardinando le serrande sica con autovetture, usate come arieti che con flex portatili. Una volta all’interno caricavano la refurtiva a bordo dei veicoli industriali e automezzi prelevati in loco. A seguito indagini è stato possibile risalire a ben 29 gli episodi predatori consumati ai danni di aziende site nelle aree industriali di Ferentino e Colleferro in Provincia di Roma, Frosinone e Anagni in provincia di Forsinone, Narni in provincia di Terni, Atena Lucana, Sala Consilina tutte nel Vallo di Diano (SA) e nella zona industriale di Lauria (PZ).

In tutti i casi ladri si erano impadroniti di attrezzi da lavoro pneumatici, matasse di rame, generi alimentari pregiati e materiale informatico, del valore complessivo di circa 300.000 euro. L’operazione dei carabinieri di Sala Consilina ha consentito quindi di stroncare una fiorente attività economica idonea ad alimentare mercati “paralleli”.I Carabinieri hanno recuperato e restituito ai legittimi proprietari 18 veicoli illecitamente sottratti, per un valore di circa 150.000 euro.Nel corso delle indagini sono stati arrestati in flagranza di reato 6 soggetti, tra cui un catturando.

Anna Maria CAVA

 

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