L’ente Parco dovrà risarcire 32 persone per danni a fauna o colture

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Il Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni dovrà risarcire quasi 17 mila euro a 32 persone residenti nei territori di competenza, in qualità di indennizzo per i danni causati dalla fauna selvatica protetta tra giugno e novembre 2018, danni che riguardano in particolare il comparto agricolo – forestale.

Il risarcimento è stato quantificato dopo numerose perizie effettuate dal Coordinamento Territoriali Carabinieri per l’Ambiente e dai tecnici dell’Ufficio Conservazione Natura sui danni provocati dalla fauna selvatica al patrimonio agricolo e zootecnico. Il Parco ha redatto un proprio regolamento stabilendo che il risarcimento è determinato in base all’entità del danno, applicando la percentuale del 100% del valore stimato per danni al patrimonio agro‐forestale e zootecnico; del 60% del valore stimato per danni ai manufatti come reti per la raccolta delle olive, muretti a secco, canali di scolo, e per irregolarità del terreno causate dalla fauna selvatica.

Inoltre nei limiti delle risorse previste nel proprio bilancio, l’Ente Parco può fornire i materiali e le attrezzature necessari a eliminare il danno al patrimonio agro‐forestale e zootecnico, ad esempio recinzioni elettrificate o tradizionali; e può determinare, di volta in volta, il sistema di prevenzione più idoneo, in base anche alla tipologia di coltura, all’ ubicazione ed estensione del sito o al tipo di allevamento. Ci sono infine delle regole da rispettare per chiunque voglia denunciare danni a colture o animali, tra cui presentare la denuncia entro 24 ore dalla scoperta del danno al bestiame, ed entro 48 ore in caso di danno alle colture.

La denuncia può essere presentata alla stazione del Corpo Forestale dello Stato competente territorialmente o all’ufficio della Polizia Municipale del Comune dove si è verificato il danno. 

Antonella D’ALTO

 

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