Monte San Giacomo, recuperato l’antico altare del ‘700 nella Chiesa Madre di San Giacomo

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Era il 1969 quando il parroco della Chiesa di San Giacomo decise che l’altare maggiore presente nella Chiesa doveva essere rimosso per far spazio alla mensa, a distanza di 50 anni lo storico altare del ‘700 torna al suo posto. Interpretando male le decisione dei concilio Vaticano II il parroco del tempo diene disposizioni affinché l’altare venisse rimosso in quanto non rispecchiava i dettami di povertà della chiesa emanati e non poteva essere utilizzato per la celebrazione della messa. Negli anni 60 infatti la riforma liturgica impose che il parroco celebrasse la Santa Messa rivolto verso il popolo e non più utilizzando la lingua latina. Questa decisione porto alla realizzazione in diverse chiese di nuovi altari che andavano ad aggiungersi spesso, soprattutto come è ben noto nelle diversi chiese anche del Vallo di Diano con l’altare maggiore che è rimasto intatto negli anni ma con l’aggiunta di una mensa dove il parroco è solito celebrare la Messa. A Monte San Giacomo però, l’allora parroco decise invece di rimuovere l’antico altare in marmo del 1700 utilizzandone una parte epr realizzare l’altare della mensa e un’altra parte fu invece deposto nella soffitta dell’antico campanile deve, alcuni mesi fa Don Agnello Forte lo ha rinvenuto. Avendo quindi a disposizione oltre l’80% dell’antico altare ha deciso di ripristinarlo nel suo posto originale cercando quindi pin piano di ridare alla chiesa madre di Monte San Giacomo la sua lunga e importante storia fatta di opere importanti e di grande valore artistico oltre che culturale. Si parte dall’altare maggiore. Un’antica opera in marmo di Carrara che è sopravvissuta anche al terribile terremoto del 16 dicembre 1857 che distrusse gran parte della Chiesa di San Giacomo lasciando intatta solo la parte più antica della cappella e dell’antico campanile. Dopo circa 50 anni la Chiesa venne riaperta al culto e l’altare maggiore continuo ad essere punto di riferimento della comunità parrocchiale almeno fino alla decisioni inspiegabile di rimuoverlo dal suo posto cosa che in altre Chiese del Vallo di Diano non venne fatta. A breve quindi alla comunità di Monte San Giacomo sarà restituita una parte importante della sua storia e della sua arte di particolare pregio e valore, grazie all’impegno di Don Agnello Forte che è riuscito ad ottenere l’autorizzazione al ripristino dell’opera 

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