Ospedale di Polla, 2014 da incubo? Verso la chiusura 4 reparti più gastroenterologia

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Si addensano nubi sempre più nere e preoccupanti sull’Ospedale Luigi Curto di Polla. Dopo le voci dei mesi scorsi stanno prendendo forma e si stanno concretizzando le chiusure non solo reparto di Otorino-laringoiatria (dove operano attualmente solo 2 medici), ma anche quello di Ortopedia (con 3 medici in attività), Geriatria e Bronco-pneumologia (con 3 medici). Insomma rischia di svuotarsi sempre più di servizi e contenuto il presidio ospedaliero del Vallo di Diano, e di questo si è parlato ieri pomeriggio nel corso di un incontro svoltosi ieri pomeriggio a Salerno nella sede dell’ASL diretta dal manager Antonio Squillante, ed al quale hanno preso parte tutti medici otorini dell’azienda. La volontà di Squillante è quella di chiudere il reparto di Otorino-laringoiatria di Polla e di accorparlo a quello dell’Ospedale di Nocera Inferiore, unitamente a quelli, pure soppressi, di Vallo della Lucania e Sapri. L’incontro di ieri si è concluso con una proposta avanzata dalla dirigenza aziendale che ha dato 15 giorni di tempo ai medici interessati per dare una risposta. Insomma il mantenimento dei servizi esistenti, che era stato assicurato almeno nelle intenzioni solo domenica scorsa a Sala Consilina dallo stesso Squillante, si scontra con un’altra realtà anch’essa evidenziata dal manager dell’ASL: senza medici i reparti che non possono assicurare l’assistenza ai pazienti saranno chiusi, e così il 2014 rischia di trasformarsi in una sorta di anno zero per la sanità territoriale. E sarebbe davvero un colpo durissimo per i cittadini del Vallo di Diano, che tra le altre si vedrebbe privati anche del servizio di gastro-enterologia, unità complessa affidata al Luigi Curto di Polla al primario Riccardo Marmo, da sempre fiore all’occhiello della sanità salernitana e nazionale. A preoccupare anche la notizia che la stessa ASL, nonostante l’endemica carenza di personale denunciata più volta presso il Luigi Curto, avrebbe disposto il trasferimento di alcuni medici, tra i quali anche primari, dall’Ospedale Pollese al ‘San Luca’ a Vallo della Lucania. Insomma piove sul bagnato, e si attende di vedere se e quando ci sarà, e soprattutto che peso avrà nei fatti, l’annunciata reazione della politica territoriale e dei sindaci del Vallo di Diano

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