Ospedale di Polla, l’ASL vuole chiudere il reparto di Otorino – Laringoiatria

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A rischio chiusura il reparto di Otorino- Laringoiatria dell’Ospedale di Polla. La notizia arriva abbastanza inaspettata, nonostante le risapute difficoltà dovute ai continui tagli apportati al settore sanitario provinciale e alla carenza di personale medico ed infermieristico, visto che proprio domenica scorsa il direttore generale dell’Asl di Salerno, Antonio Squillante, non ne aveva fatto cenno nel corso della sua visita a Sala Consilina. Ed invece in queste ore arriva la notizia della convocazione questo pomeriggio a Salerno, nella sede dell’ASL, dei medici otorini degli Ospedali di Polla, Vallo della Lucania e Sapri, per una riunione che avrebbe proprio per oggetto la chiusura dei rispettivi reparti e la volontà di accorparli presso l’Ospedale di Nocera. Su tutte le furie il sindaco di Polla Rocco Giuliano, che sta predisponendo in queste ore un documento da far firmare a tutti i sindaci del Vallo di Diano nel quale si evidenzia la contrarietà del territorio a questa ipotesi. “E’ una scelta che non starebbe né in cielo né in terra –conferma Giuliano- e alla quale noi ci opporremo con tutte le nostre forze, invitando Squillante oltre che a soprassedere a anche a venire immediatamente nel Vallo di Diano per un confronto con i sindaci, nel quale ci dica una buona volta che futuro ha in mente per l’Ospedale di Polla e per le strutture sanitarie del Vallo di Diano”. Attualmente sono ridotti a 2 i medici in servizio presso il reparto di Otorino – Laringoiatria di Polla, e avrebbero difficoltà ad assicurare il servizio agli utenti. Stessa situazione di difficoltà ci sarebbe e Sapri e Vallo della Lucania, di qui l’iniziativa di Squillante che vorrebbe tagliare la testa al toro e accorpare tutto presso l’Ospedale di Nocera. A Polla, Sapri e Vallo resterebbero previste solo visite e sedute ambulatoriali nel corso della settimana. Resta ovviamente ancora tutto da decidere e ufficializzare, ma l’incontro di oggi a Salerno rappresenta un forte campanello d’allarme per gli ospedali “interni” e l’indice di una volontà precisa da parte della dirigenza aziendale contro la quale i sindaci dal Vallo di Diano promettono battaglia.
Antonio Sica

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