A Roma si parla dei Punti nascita. Il Vallo di Diano, il Golfo di Policastro e il Cilento da anni sono in apprensione per il rischio di veder soppressi i reparti neonatali di Polla, Sapri e Vallo della Lucania.
È iniziata, in Commissione Salute alla Camera, la discussione sulla risoluzione della deputata salernitana Imma Vietri, a firma di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia, in merito alla distribuzione sul territorio nazionale dei Punti Nascita che – dichiara Vietri – in questi ultimi decenni, hanno subito un taglio non giustificato dal calo demografico. Con questa risoluzione chiediamo al Governo un impegno per rivedere i criteri della loro distribuzione salvaguardando la salute delle partorienti e dei neonati. Dalla parte delle famiglie sempre – conclude – soprattutto in quella fase meravigliosa nella quale una nuova vita viene al mondo”.
Dallo scorso novembre la deputata salernitana tiene i riflettori accesi sulla questione chiedendo alla Regione Campania di impegnarsi a salvaguardare i punti nascita di interessati e assicurando: “Mi farò portavoce nelle sedi competenti per chiedere la modifica del Decreto Balduzzi, attuato e mai rivalutato negli anni dai governi del Pd: il requisito minimo dei 400 parti in un anno per tenere in vita un punto nascita non può valere per alcune aree interne del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro che, da anni, vivono già molte criticità logistiche e infrastrutturali con strade degradate e trasporti ridotti all’osso. Limitare anche il diritto alla salute – cosa che accadrebbe se dovesse essere confermata la chiusura dei punti nascita – alle comunità del Vallo di Diano e Golfo di Policastro sarebbe l’ennesima inaccettabile umiliazione.
E ora annuncia che è partita in Commissione Salute alla Camera la discussione sulla sua risoluzione che potrebbe portare finalmente a risolvere una volte per tutte la grave emergenza e far rientrare l’allarme che si presenta puntuale alla fine di ogni anno.