Punti nascita, Cilento e Golfo di Policastro uniti per salvare uno tra Sapri e Vallo della Lucania

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Il Cilento in allarme per il rischio di veder soppressi i Punti Nascita di Vallo della Lucania e di Sapri. Il numero di nuovi nati per l’anno 2022 non sono confortanti. Alla luce delle dichiarazione del Presidente della Regione e delle modifiche arrivate al Decreto Balduzzi, che aveva inizialmente previsto come limite minimo per il mantenimento del servizio 500 parti, poi abbassato a 400 con la modifica, nonostante l’abbassamento della soglia, il numero fin qui raggiunto di nuovi nati pare sia ancora molto lontano dal limite imposto dalla legge.

A metà novembre e con poche settimane ancora a disposizione per poter incrementare il numero di bambini nati nei due ospedali cilentani, hanno spinto il Golfo di Policastro ed il Cilento ad unire le forze per tentare di salvare almeno uno dei due punti nascita. Attenzione in particolare per il punto nascita di Sapri, ritenuto presidio di frontiera vista la posizione ai confini con la Basilicata e con la costa di Maratea oltre che al servizio di numerosi territori interni del Bussento. Nei giorni scorsi, da San Giovanni a Piro, era arrivata la richiesta di inserire la discussione all’ordine del giorni in consiglio comunale mentre nella mattinata di ieri, i sindaci di Sapri e Vallo della Lucania avevano incontrato il direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’ASL da cui era emersa la necessità di adottare politiche tali da assicurare il numero di nascite richiesto dalla Legge oltre che il potenziamento dell’organico operante all’interno dei presidi sanitari.

Anche l’opposizione del comune di Sapri presenta la sua proposta per il mantenimento dei Punti Nascita, ipotizzando anche una fusione tra Vallo della Lucania e Sapri a vantaggio di Sapri viste le notevoli difficoltà per i presidi di raggiungere, singolarmente, il numero di parti necessario per il mantenimento in vita del servizio. Inoltre, anche dall’opposizione saprese, arriva l’invito al Sindaco di inserire l’argomento all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.

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