È tornata dove è sempre stata, presso la Chiesa di Santo Stefano a Sala Consilina e, sabato 25 marzo, sarà nuovamente esposta al pubblico la pala che raffigura la Madonna del Rosario la cui presenza nel centro storico salese risale almeno al 1584. Una importante operazione svolta dai Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale ha consentito alla comunità salese di vedersi restituire l’opera che, a seguito dei danni provocati dal terremoto del 1980, era stata trafugata dalla Chiesa di Santo Stefano all’epoca chiusa a causa dei gravi danni subiti dal sisma. Dopo 40 anni, il dipinto della Madonna del Rosario, seppur privo dei quadretti che circondavano la tavola centrale, torna nella sua casa.
L’opera, risalente alla seconda metà del cinquecento e trafugata nell’82, è stata ritrovata in Piemonte dai militari del Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale di Torino e, nei giorni scorsi, è stata restituita al parroco Don Domenico Santangelo, grazie anche alla mediazione attuata dalla Diocesi di Teggiano-Policastro, attraverso l’Ufficio del Beni Culturali, dal Vescovo e dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina. Il recupero della Pala della Madonna del Rosario, è stata possibile grazie alla tempestiva denuncia del furto dell’allora parroco Don Amedeo Parascandolo avvalendosi di una foto scattata dal fotografo salese Antonio Arpea che ha consentito anche di documentare la presenza dell’opera a Sala Consilina all’epoca della trafugazione, Sabato prossimo 25 marzo, alle ore 19,45, i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio di Torino che hanno ritrovato l’antico dipinto, raggiungeranno Sala Consilina per la cerimonia di restituzione ufficiale dell’antico dipinto alla comunità.
La cerimonia sarà accompagnata da un convegno nel corso del quale, i militari dell’arma faranno il punto sulle importanti restituzioni dei beni ad opera dei Carabinieri, attraverso il Nucleo TPC, soprattutto nel Vallo di Diano, dopo i ritrovamenti avvenuti nel 2017 e nel 2021, riguardanti alcune chiese del comprensorio. Oltre a ciò, verrà illustrata anche l’importanza storico-artistica dell’opera ritrovata, un dipinto olio su tavola, che figura tra i capolavori artistici più importanti della chiesa di Santo Stefano e tra i pochi dipinti di analogo soggetto della Diocesi. La cerimonia si aprirà con i saluti del sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone e dell’Avv. Giuseppe Di Vietri, della Società Italiana Protezione Beni Culturali delegazione di Salerno. Le relazioni saranno curate dall’Architetto Marco Ambrogi, direttore dei Musei della Diocesi di Teggiano-Policastro, dal parroco della Chiesa di Santo Stefano Don Domenico Santangelo e da un rappresentate del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Torino. A concludere i lavori il Vescovo Mons. Antonio De Luca.