Sanità. Dalla Regione si pensa alla chiusura di quattro punti nascita. A rischio uno tra Vallo della Lucania, Sapri e Polla

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Dalla regione e dall’ASL di Salerno pronti con i tagli per i punti nascita degli ospedali della provincia salernitana. La scure dovrebbe abbassarsi su ben 4 presidi ospedalieri. Viene quindi ripreso quanto previsto dal decreto 49 del 2010 che prevedeva un numero minimo di parti effettuati presso le strutture. Nell’ambito della riduzione degli sprechi, secondo quanto riferito dal consigliere sulla sanità del presidente della Regione Vincenzo De Luca, si cercherà attraverso questi tagli di evitare i reparti doppione. Dopo la bocciatura da parte del Ministero della Salute del piano presentato da Caldoro che lasciava attivi Sapri e Vallo della Lucania in virtù della difficoltà nei collegamenti e Polla con il mantenimento del punto nascita  vista la chiusura di Eboli accorpato a Battipaglia, ora tutto torna ad essere rimesso in discussione. 4 saranno i reparti di Ginecologia e ostetricia in chiusura. Sembra ormai certa la soppressione per gli ospedali di Cava De Tirreni, Mercato San Severino e Eboli che da diversi anni ormi è a rischio chiusura. Il quarto punto nascita dovrebbe essere uno tra Vallo della Lucania, Sapri e Polla. Se la decisione sarà assunta in base ai numeri, a rischiare maggiormente è il punto nascita dell’ospedale San luca di Vallo della Lucania che al momento fa registrare un numero di appena 320 nascite nel 2013, inferiori anche a Sapri che invece, nello stesso anno, ha fatto registrare 327 parti. Meglio, anche se comunque non sufficienti a garantire la permanenza, i dati per l’Ospedale Luigi Curto di Polla che nel 2013 ha fatto registrare invece 361 parti.  Pur essendo stata riconosciuta, dalla precedente amministrazione regionale, l’importanza del punto nascita di Polla vista la decisione di chiudere il reparto a Eboli per la vicinanza con l’ospedale di Battipaglia, ora invece torna nuovamente l’incubo scure per i presidi ospedalieri a sud di Salerno. Sarà interessante capire quale sarà il metodo che il consigliere di De Luca utilizzerà nella scelta del quarto punto nascita da sopprimere. Le parole di Enrico Coscioni consigliere di De Luca sono chiare. L’intenzione è quella di eliminare i reparti doppione presenti nelle strutture gemelle a cinque chilometri di distanza e i punti nascita che fanno registrare meno di 500 parti all’anno 

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