Sanità, lunga lettera a De Luca dal comitato C.U.R.O. per l’ospedale di Polla

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Il Comitato C.U.R.O. viste le ultime decisioni riguardo i tagli alla sanità campana ha scritto una lettera al governatore della Campania, Vincenzo De Luca. “Caro Governatore – apre la missiva – il Comitato Uniti per la Rinascita dell’Ospedale Polla-Sant’Arsenio(C.U.R.O) […] vuole indirizzare personalmente a Lei, […] un vivo appello affinché il nosocomio di Polla-Sant’Arsenio non subisca un ulteriore ridimensionamento”. “La carenza dei servizi socio-assistenziali è oramai un fatto acclarato e consolidato da diversi anni, comportando un costante e crescente esodo di pazienti e personale sanitario verso i presidi della vicina Regione Basilicata. Tale fenomeno – prosegue la lettera – è confermato anche dal trasferimento del Tribunale di Sala Consilina a Lagonegro, ove attualmente tutti i cittadini del Vallo di Diano e del Saprese devono rivolgersi. E’ questa la volontà politica della Sua Giunta Regionale? Vuole davvero cedere un pezzo importante del territorio campano, che tra l’altro l’ha fortemente sostenuta con il consenso alle ultime elezioni regionali, e affidare ad altro Governatore il destino del Vallo di Diano? La chiusura o il depotenziamento dell’antico e nobile ospedale “Luigi Curto” di Polla […] comporterà sicuramente la migrazione dell’utenza verso la Regione Basilicata e, pertanto, per comodità logisitica non saranno utilizzate le superstiti strutture salernitane, aggravando, in tal modo, le spese del bilancio regionale”. Il suo spot elettorale, “non saremo mai più ultimi”, per noi diventerà, invece, “saremo ancora più ultimi”, in quanto – prosegue la lettera – la carenza di servizi sanitari in un territorio determina il consequenziale abbandono e trasferimento delle famiglie e delle imprese verso altri luoghi con servizi essenziali più capillari ed efficienti. Non ci aspettavamo da Lei […] che da Governatore volesse marginalizzare i territori periferici della Regione, aggravando le condizioni socio-economiche del Vallo di Diano”. “L’ospedale di Polla – continua la lettera – è stato nel passato […] il punto unico di riferimento non solo degli abitanti residenti nella nostra vallata, ma anche dei cittadini della vicina Val d’Agri, della zona del Tanagro, degli Alburni, del Lagonegrese; ora, invece, assistiamo al “controesodo”, ossia la fuga di pazienti e malati verso l’ospedale “San Carlo” di Potenza, l’ospedale oncologico di Rionero in Vulture o l’ospedale di Lagonegro”. “Ci aspettiamo da Lei – conclude il Comitato CURO – un tempestivo intervento per fermare l’emorragia in corso, credendo che oramai il nostro territorio, a causa dei continui tagli (trasporti, sanità, scuola, giustizia) è un paziente in rianimazione, versante in condizioni critiche. Per tale ragione, il Comitato sta raccogliendo le firme per la petizione popolare, indirizzata a Lei e al Consiglio Regionale, finalizzata a rappresentare la nostra viva e giustificata protesta per evitare ulteriori e irreversibili conseguenze nefaste per lo sviluppo futuro del nostro territorio.L’unica e ultima speranza la riponiamo in Lei e nella Sua Giunta Regionale, affinché il suo senso di giustizia e la Sua lungimiranza possano ridare fiducia e serenità alla nostra vita quotidiana, ascoltando le voci e i bisogni dei cittadini.Non sia il Suo nome compreso tra coloro che decretano l’epilogo di una storia, di una cultura, di un territorio, di una comunità.

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