Sanza, il 29 e 30 X edizione della Sagra della Castagna

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La castagna, frutto simbolo della stagione autunnale è anche motivo per far festa e per incontrarsi. A Sanza, ormai da 10 anni, la comunità si riunisce intorno alle tipiche caldarroste per trascorrere, anche in queste fredde serate autunnali, momenti di socializzazione e confronto accompagnati da musica e ballo per divertirsi degustando piatti tipici locali accanto a specialità realizzate a base di castagne. Naturalemnte non mancheranno le squisite caldarroste. Tutto pronto quindi a Sanza per la 10 edizione della Sagra della Castagna in programma nei giorni del 29 e 30 ottobre in Piazza XXIV Maggio. Un evento organizzato dalla locale Pro Loco con la collaborazione del Comune di Sanza e che si sta rivelando ormai negli anni manifestazione attesa e consolidata anche per rivivere l’antica tradizione popolare. L’evento si svolgerà al coperto grazie all’utilizzo di una tenda struttura che regalerà un ambiente comodo e accogliente. Oltre a musica e gastronomia, i membri della Pro Loco di Sanza hanno anche voluto promuovere la cultura con la possibilità di visitare il locale museo. Si è quindi giunti, grazie alla dedizione e all’impegno della pro loco, nonostante le difficoltà che si possono incontrare, ad organizzare, per il 10 anno, l’evento legato al frutto di stagione. Una difficoltà ancor più evidente quest’anno a causa della scarsa produzione il cui allarme è stato lanciato, nelle scors settimane, dalla Coldiretti, parlando di una riduzione nella produzione che si attesta intorno al 95%. “Siamo davvero soddisfatti – spiegano gli organizzatori – per la coerenza che ha portato ad avere una buona manifestazione, conosciuta e apprezzata dal territorio. Come Pro Loco crediamo fortemente nel progetto del castagneto e sulla necessità di mettere in produzione i numerosi ettari di castagno nel Centaurino. Purtroppo – continuano –  in generale si deve registrare un fortissimo calo della produzione delle castagne per via del cinipide e del clima avverso, anche se le ripresa della produzione del Nord Italia dimostra che i danni del cinipide si possono contenere. Per ciò che riguarda Sanza,- continuano – prendiamo atto che il castagneto è stato inserito nel preliminare del Piano di Assestamento Forestale ma purtroppo i tempi sono troppo lunghi per la messa in produzione, pertanto – concludono – auspichiamo più attenzione, celerità e investimenti in un settore che può diventare fonte di reddito nei prossimi anni”.

 

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