Venduta la maglietta del capitano del Pro Sala Football Club Carlo Di Palma messa all’asta per la ricerca e la Sanfilippo Fighters.
Tra i molti i progetti con cui l’associazione prova a finanziare la ricerca e sensibilizzare sulla Sindrome di Sanfilippo c’è una iniziativa che coinvolge le squadre di calcio locali e, in prima persona, i bambini/ragazzi affetti dalla sindrome per dare loro modo di calpestare un campo da calcio e, contemporaneamente, avvicinare la gente ad una realtà che resta ancora poco conosciuta. Una delle partite è stata giocata lo scorso 4 dicembre a Sala Consilina allo Stadio comunale Osvaldo Rossi: a scendere in campo Pro Sala Football Club e Unione Sportiva Pollese 1923.
Ed è sceso in campo, mano nella mano con il capitano Di Palma, anche il piccolo Michele di Sala Consilina.
La Sindrome di Sanfilippo è una malattia rara e neurodegenerativa che colpisce i bambini privandoli progressivamente di tutte le capacità acquisite nei primi anni di vita. Nel Vallo di Diano è conosciuta per la storia di Michele e mamma Erika. È stata una bella giornata di sport e solidarietà che ha visto coinvolti tifosi, giocatori e società insieme per dare un contributo alla ricerca.
A fine partita il capitano del Pro Sala FC ha donato la maglia a Michele perché l’associazione Sanfilippo Fighters la mettesse all’asta. Ora la maglia è stata venduta, comprata con una colletta da un gruppo di ragazzi di Atena Lucana. Tutti hanno voluto che la maglietta restasse a Michele. Un gesto tenero e potente che ha lasciato mamma Erika commossa e senza parole. I regali per Michele non sono finiti, oltre alla maglia n.8 c’è anche la fascia da capitano e c’è la sciarpa e il cappello della squadra donati dal presidente.
La partita è stata occasione per conoscere la realtà dell’Associazione Sanfilippo Fighters e dare un contributo alla ricerca. L’iniziativa è nata da un idea di Daniele Di Benedetto, referente abbruzzese dell’associazione. Ha contattato tutte le società calcistiche nelle città in cui risiedono i bambini e ragazzi affetti dalla sindrome. Oltre a Michele sono già scese in campo Gaia a Catania e Ginevra a L’Aquila. E altri campi da calcio aspettano altri bambini nei prossimi nei prossimi appuntamenti.