Sanità
Un caso di embolia polmonare come complicanza della polmonite da covid19 si è presentato, nei giorni scorsi, al Luigi Curto di Polla dove un 33enne è stato salvato dal primario di Cardiologia, il dott. Silvio Saponara.
Il giovane sta bene, si trova ora ricoverato nel reparto covid del nosocomio valdianese.
Si può dire una storia a lieto fine da cui emergono due evidenze: da un lato c'è un intervento chirurgico di grande importanza scientifica eseguito dal primario Saponara, un’embolia polmonare da Covid-19 che senza questo intervento tempestivo avrebbe potuto causare la morte del ragazzo, dall'altro lato c'è il macchinario per processare i tamponi, arrivato da poco a Polla, che non è attendendibile negli esiti.
Il ragazzo infatti era primo risultato negativo al tampone rapido eseguito nell'Ospedale. Dopo l’intervento si sono presentati sintomi tra cui la febbre che hanno portato i sanitari a richiedere un secondo tampone, questa volta molecolare e processato al Ruggi, a cui è risultato positivo. Dopodichè è stato fatto un secondo tampone rapido con il macchinario dell'ospedale e ha ridato esito negativo.
"Tutti sono tutelati al Luigi Curto che - assicura il primario Saponara - resta un luogo sicuro. L'UTIC, rimasta chiusa per un giorno, ora è aperta a tutti. Sanificate le altre zone e il personale si è sottoposto a tampone".
A Polla si resta in attesa del nuovo annunciato macchinario per i tamponi che assicura un maggiore grado di attendibilità.
Rosa ROMANO