Padula, ieri Conferenza dei sindaci su Strategia Aree Interne.

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A Padula nel pomeriggio di ieri Conferenza dei sindaci su Strategia delle Aree Interne alla presenza del consigliere regionale delegato alle Aree Interne Francesco Todisco. A partecipare alla conferenza indetta dal presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta i sindaci di Atena Lucana, Sala Consilina, Buonabitacolo, Montesano, Sanza e i delegati dei comuni di Polla e Sassano tutti concordi sulla necessità di rafforzare i servizi.

In tal senso si è tornati a parlare della soppressione del Tribunale di Sala Consilina e della volontà di provare ad ottenere il riconoscimento di sede distaccata. Su questo punto il sindaco di Sala Consilina ha chiesto al referente della regione di interagire insieme al comune per dare maggior valore alla proposta.

È stato inoltre sottolineato, in particolare dal presidente Accetta, come si verifichino spesso delle contraddizioni: se da un lato si cercano di potenziare le aree interne con progetti come la strategia, dall’altro invece, le stesse aree sono spesso soggette a tagli nei servizi. Duro in particolare l’intervento del sindaco di Montesano Giuseppe Rinaldi che ha voluto lanciare una stoccata all’ente regionale ricordando come si registri una certa lentezza nella programmazione. Per Rinaldi avviare la pianificazione dopo 4 anni di amministrazione regionale e ad un anno dalle prossime elezioni, potrebbe risultare intempestiva anche perché, per Giuseppe Rinaldi, anche la più efficiente e perfetta programmazione sarebbe difficile da applicare in appena 12 mesi.

Per il sindaco di Montesano è quindi necessario che la Strategia delle Aree Interne diventi al più presto possibile concreta anche perché, nei territori interni si registrano forti ritardi infrastrutturali ne imprenditoriali, ribadendo come la Regione non ha individuato il Vallo di Diano come area ZES. Tanti quindi i punti che sono stati evidenziati ed analizzati alla presenza del delegato alle aree interne, ribadendo la necessità di partire al più presto con la programmazione anche perché il territorio aspetta e, con il trascorrere del tempo si rischia di vanificare l’intera progettazione.

Anna Maria CAVA

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