San Pietro al Tanagro, la minoranza scrive al prefetto per Via della Montagna

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Il gruppo di minoranza San Pietro in Movimento interviene ancora una volta sulla frana di via della Montagna a San Pietro al Tanagro. L’accesso alla strada, dallo scorso settembre, è disciplinato da un Regolamento comunale, secondo cui può percorrere il tratto avvallato solo chi è autorizzato. Dopo aver organizzato un incontro tematico sul dissesto idrogeologico rivolto ai cittadini, i consiglieri del gruppo di minoranza hanno formulato una serie di proposte all’amministrazione comunale. È stata fatta richiesta di audizione in Consiglio Comunale del responsabile dell’area tecnica e del sindaco, richiesti la modifica del regolamento al transito con l’eliminazione del vincolo 4×4, il parere di conformità della fototrappola, la corretta regimentazione delle acque, la richiesta di installazione di un ponte Bailey al Prefetto e la modifica del modello di autorizzazione. “Secondo la legge – ha spiegato la capogruppo Piera Aromando – entro 20 giorni dalla richiesta il presidente del consiglio è tenuto a convocare l’assise. Il consiglio non è stato convocato, per cui, negli ultimi giorni, abbiamo scritto al Prefetto per informarlo della situazione e per chiedergli di prendere idonei provvedimenti”. “Il prefetto ci aiuti! – scrivono dal gruppo San Pietro in Movimento – . Le nostre proposte sono ferme all’11 ottobre. Nell’ottica di garantire i diritti del gruppo che si fa portavoce delle richieste dei cittadini, abbiamo chiesto al prefetto di prendere idonei provvedimenti e incitare il presidente del consiglio a convocare il Consiglio”. La strada è importante per la comunità di San Pietro al Tanagro in quanto è l’unica percorribile per raggiungere proprietà come terreni e aziende, o in caso di necessità, come ad esempio un incendio. In merito alla richiesta di installare un ponte Baily, la capogruppo Aromando ha precisato: “Considerando che l’intervento di messa in sicurezza realizzato non è di certo risolutivo, pensiamo che il ponte Baily possa essere un intervento più sicuro ed economico, in attesa dei lavori che dovranno comunque essere realizzati sulla strada”.

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