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Confesercenti Campania boccia l’ultima ordinanza regionale che limita gli orari delle attività commerciali, disponendo l’obbligo di chiusura alle 23 per ristoranti e attività similari, lasciando ai bar e alle gelaterie l’apertura fino alla mezzanotte ma solo nei giorni di venerdì e sabato.
“Ancora una volta ad essere penalizzato è il nostro commercio – afferma il presidente Vincenzo Schiavo – , senza che nel contempo si trovi la soluzione al vero problema, che è culturale, perché le persone si assembrano non certo a causa dei bar aperti dopo mezzanotte. Questa ordinanza mette in ginocchio la nostra economia, è il colpo di grazia per le nostre imprese”.
Per il presidente di Confesercenti Campania non sono i ristoranti a creare assembranti ma il senso civico delle persone. “Chi ci assicura – si chiede – che, una volta chiuso il locale alle 23 o alle 24, le persone non si raggruppino, come già accade, in piazza o per strada?”. Le nuove limitazioni, sostiene, mortificano ulteriormente le imprese campane, già provate dal lockdown e dalla crisi economica.
“Questa ordinanzaÂÂÂ ÂÂÂ – aggiunge Schiavo – crea ulteriori ostacoli alla ripresa dell’economia. Confesercenti critica questa decisione ma è pronta ad eseguirla. Nel contempo pretendiamo, però, di avere immediate risposte su come le nostre attività possono far fronte alle spese. La Regione e il Governo – conclude – ci dicano, subito, in che modo le nostre aziende, in queste condizioni, riusciranno a pagare le tasse, ad affrontare gli impegni con le banche, a sostenere le spese di fitto e di fornitura e ad onorare gli stipendi dei dipendenti”.
Antonella D’ALTO