Polla. Inchiesta su smaltimento rifiuti. Annunziata:”Tranquilli abbiamo tutta la documentazione”

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A distanza di un anno esatto dall’avvio dell’inchiesta è giunta da parte dei procuratori Vincenzo Montemurro e Giancarlo Russo la richiesta di rinvio a giudizio per i 43 indagati nell’inchiesta su presunti illeciti nella gestione di rifiuti speciali non pericolosi. L’annuncio dell’apertura del fascicolo d’inchiesta era stato diffuso lo scorso anno, e precisamente negli ultimi giorni del mese di aprile, dal quotidiano Il Mattino. Oggi, sulle pagine del quotidiano La Città appare la notizia della richiesta di rinvio a giudizio per i 43 indagati tra titolari della ditta su cui sono state effettuate le indagini, sindaci che si sarebbero affidati alla stessa per lo smaltimento dei rifiuti e rappresentanti dei Consorzi di Bacino. L’azienda in questione è la ditta Fond.Eco che, secondo i PM, smaltiva illecitamente rifiuti in quanto sprovvista delle relative autorizzazioni. Nell’inchiesta, così come riportato in data odierna, si parla di rifiuti che dovevano interessare solo un determinato tipo di materiale ma che giungevano invece presso il sito non differenziati. I comuni e il consorzio sono finiti nelle indagini dei PM Montemurro e Russo in quanto si servivano del sito per lo smaltimento di rifiuti. Il punto centrale sembra si la presenza o meno di un’autorizzazione che, nel 2010, doveva essere stata temporaneamente sospesa e di cui i comuni, e quanti si servivano delle ditte interessate dalle indagini, sembra non fossero stati informati. Tra i 43 indagati per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio anche il vice sindaco di Atena Lucana Sergio Annunziata, per il ruolo che rivestiva all’epoca come sindaco del comune nonché responsabile del servizio di raccolta rifiuti. Annunziata ribadisce quanto già affermato lo scorso anno quando ha sottolineato come comuni ed altri enti che si servivano della società si sono ritrovati coinvolti in quanto non erano a conoscenza della sospensione delle autorizzazioni.  “Abbiamo sempre e totalmente  rispettato la legge – fa sapere Sergio Annunziata –  con tracciabilità dei rifiuti solidi urbani. L’azienda che riceveva il nostro multimateriale ha avuto la sospensione dell’autorizzazione per un periodo. Noi – prosegue – abbiamo sempre collaborato con la Fond.Eco anche negli anni precedenti e successivi al periodo oggetto di indagine,  fino ad oggi e non abbiamo mai ricevuto nessuna comunicazione di sospensione. Eravamo quindi all’oscuro di tutto ciò. In ogni caso – conclude il Vice Sindaco di Atena Lucana – siamo in possesso di tutta la  documentazione e la certificazione per la tracciabilità dei rifiuti”

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