Stazione AV, la Basilicata esulta: “È fatta”. Esposito: “Comitato di lotta”

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E mentre qualcuno ipotizza di recarsi da RFI per ringraziarli della considerazione, qualcun’altro ha invece già messo in atto l’ennesimo scippo ai danni del Vallo di Diano. L’ultima possibilità di poter ripartire con il sogno della rinascita pare si stia infrangendo ancora una volta contro il muro forte della Basilicata che, pur con un bacino di utenza meno considerevole rispetto al Vallo di Diano che avrebbe potuto coprire e raggiungere anche Alburni e Val d’Agri, potrebbe veder sorgere nel Lagonegrese una stazione dell’Alta Velocità.

Quella stessa stazione che era destinata al Vallo di Diano e che, nel progetto iniziale, aveva previsto come possibile localizzazione Atena Lucana/Sala Consilina con successiva ipotesi Buonabitacolo. Sembrava cosa fatta ormai, e altri territori campani hanno deciso di battersi con forza contro il comprensorio valdianese, piuttosto che sostenere un progetto che, per la prima volta, vedeva il Vallo di Diano baciato dalla fortuna dopo anni ed anni caratterizzati da una continua depredazione. Pare siano atti ufficiali a parlare. A sostenerlo il sindaco di Sanza Vittorio Esposito venuto a conoscenza dell’esistenza di un documento di RFI che avrebbe manifestato apertura alla realizzazione di una stazione nella Valle del Noce e quindi nel Lagonegrese.

Una notizia di cui è venuto a conoscenza a seguito interlocuzione amichevole con il consigliere regionale lucano Francesco Piro in cui, quest’ultimo avrebbe parlato di giochi ormai fatti grazie al lavoro politico dei rappresentanti lucani in seno al Governo.

“Non è accettabile – commenta Esposito – che per mesi esponenti politici campani hanno alimentato uno scontro fratricida tra Cilento ed il Vallo di Diano, lasciando agire in silenzio la classe politica lucana. È questo il fallimento di un modello banale di fare politica – ha aggiunto Esposito – che vede coinvolti innanzitutto i rappresentanti del territorio salernitano in seno al Consiglio regionale, per passare poi ai rappresentanti salernitani di Camera e Senato. Se questo dovesse essere confermato non resta che per tutti l’unica disonorevole ammissione di responsabilità con le loro dimissioni”.

Il Sindaco di Sanza ha da subito coinvolto della questione tutti i sindaci del comprensorio e ha anche annunciato di essere pronto a dare battaglia contro questo possibile disastroso epilogo, mettendosi a capo di un comitato di lotta insieme ai sindaci del comprensorio per evitare ogni possibile azione che veda ancora una volta il Vallo di Diano vittima di un ennesimo scippo.

Uno scippo che costerebbe caro al territorio e di cui è consapevole lo stesso Esposito che invita all’unità, mettendo da parte ogni possibile diatriba o contrasto. Ora più che mai, per Esposito, è il momento di restare uniti ed insieme convergere verso un unico fondamentale obiettivo che è quello della difesa del territorio contro ogni altra sopraffazione che venga dall’esterno.

Vittorio Esposito parte quindi all’attacco invitando tutti i sindaci del comprensorio, tutti i rappresentati istituzionali, tutte le associazioni e tutti i cittadini a fare fronte comune per difendere la realizzazione della Stazione dell’Alta Velocità nel Vallo di Diano. Una battaglia che, secondo Esposito non può vedere contrapposizioni di alcuna sorta né tantomeno lassismi o disinteresse verso il concreto rischio di perdere, è proprio in caso di dirlo, l’ultimo treno verso la speranza di un futuro per il Vallo di Diano

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